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Temi: La Spiritualità Ignaziana







venerdì 10 settembre 2010

A Palermo -E. MAIORCA ...padre umoristico

… un padre pieno di spirito…umoristico (non solo di Spirito Santo)!

Ho frequentato l’Istituto Gonzaga, come alunna, per otto anni, fino alla terza media, ma ho conosciuto p. Ardiri già all’età di due anni: la mamma mi portava sempre con sé sia agli incontri di formazione sia a quelli “ricreativi” (viaggi, gite, passeggiate…), e ho avuto la possibilità di conoscerlo bene, per un tempo lungo e continuativo, nei pellegrinaggi ignaziani, nel 1986 in Spagna, nel 1988 nei luoghi ignaziani a Roma ed in Italia e nel 1989 a Parigi.
Avevo, quindi, sei anni quando andammo in Spagna e i miei genitori, preoccupati che io potessi stancarmi, si portarono dietro il mio vecchio passeggino di bimba, per ogni evenienza. Ma non ci fu alcun bisogno: mi sono ritrovata sempre “incollata”a lui ed è stato durante questo, e gli altri viaggi, che ho avuto la possibilità di apprezzare le molte virtù di p. Ardiri, ma una in particolare mi colpì subito e lo “condannò” a ritrovarmi sempre “attaccata” a lui: mi riferisco al suo umorismo, all’ironia e, spesso, all’allegria che caratterizzava le conversazioni con lui, le sue spiegazioni o osservazioni, di qualunque genere, profano come anche spirituale, artistico o riflessivo: parlare con lui non solo era gradevole, ma anche divertente; mi piaceva e mi sorprendeva questo padre “vecchierello”, fresco e allegro come un giovanotto, che arrivava, sempre e puntualmente, con le sue battute spiritose a divertirmi ed interessarmi. Non mi staccavo mai da lui e “trotterellavo” tutto il giorno - era il più svelto del gruppo - per non lasciarmi “seminare”.
Il suo spirito lo si ritrovava anche nelle omelie, nelle conversazioni spirituali o nelle descrizioni d’arte e questo “veicolava” in modo gradevole ed accattivante, per me piccina, anche pensieri pesanti o barbosi. Ricordo, ancora, con quanta compostezza e serietà io riuscii a seguire le sue spiegazioni a Manresa e con quanto coinvolgimento partecipai alla celebrazione della S. Messa, nella famosa santa cueva, la “santa grotta”. A proposito delle messe, inoltre, che lui celebrava ogni giorno e alle quali il gruppo partecipava, mi sorprendeva sempre l’imprevedibilità del luogo e dell’ora della celebrazione: ogni posto, ogni ora erano buoni, ed io mi divertivo ad indovinare quello che era impossibile: p. Ardiri ci sorprendeva sempre in tutto!

Elena Maiorca

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