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Temi: La Spiritualità Ignaziana







venerdì 3 settembre 2010

A Palermo - F. PUNZO ... portava la serenità -

… arrivava in punta di piedi e portava la serenità
“Tra dieci minuti ci vediamo davanti al cancello”. Queste poche, semplici parole mi disse padre Ardiri alle nove di una sera di maggio di dieci anni fa.
Un mio caro amico, non credente, stava per morire, ebbi la sensazione che volesse chiudere con Gesù la sua vita e senza un attimo di esitazione fu per me naturale chiamare padre Ardiri perché gli desse l’Estrema Unzione.
In quelle parole, in quell’essere pronto senza “se” e “ma”, c’è tutta la grandiosità di padre Ardiri, sempre con amore, semplicità e attenzione, disponibile, capace di trovarsi dove occorreva la sua presenza, senza che neanche vi fosse bisogno di chiamarlo.
Padre Ardiri arrivava e basta. Arrivava in punta di piedi e portava la serenità: con le sue parole vere, semplici e chiare, le situazioni complicate si risolvevano, le discussioni svolte con astio diventavano dialogo.
“Benvenuto a te” era la frase con cui accoglieva chiunque l’andasse a trovare.
Era un’accoglienza piena di attenzione, coinvolgente. L’ospite che veniva così accolto, anche in una riunione affollata, non era un anonimo spettatore, ma un invitato speciale al quale il padrone di casa tiene tantissimo.
Padre Ardiri accoglieva e coinvolgeva. È bello ricordare i momenti trascorsi insieme. Nessuno certamente potrà dimenticare, oltre le tappe fondamentali della propria vita caratterizzati dalla sua presenza, lo stare insieme in armonia, le gite, l’Eucarestia celebrata al tramonto tra le rovine di Selinunte, con i visitatori che si fermavano a pregare attratti dalla forza, dal carisma derivante dalla naturalezza del Sacerdote celebrante.
Il gruppo dei gitanti, degli amici di padre Ardiri, era ed è aperto, accoglie nel pullman chi vuole salire, sa comunicare, si entusiasma e sorride.

Francesco Punzo

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