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Temi: La Spiritualità Ignaziana







domenica 12 settembre 2010

A Palermo - A. CUVA ... guida sempre presente degli ex alunni

… guida sempre presente

“Non multa sed multum”. Partire da questa pregnante espressione, centrale nella spiritualità ignaziana, può forse aiutarci nell’ardua impresa di descrivere in poche righe l’importanza che la figura del padre Ardiri ha avuto e continua ad avere per l’Associazione Ex Alunni palermitana.
Diciamo questo per due profili fondamentali e strettamente connessi: il primo attinente alla formazione interiore di molti ex alunni, il secondo alla spinta propulsiva che, alla luce di tale profondo principio, è stata data all’azione della nostra Associazione ex alunni.
Per quanto attiene al primo aspetto, dobbiamo rilevare che nel suo ruolo di Rettore e di Assistente degli ex alunni padre Ardiri è riuscito ad avviare un percorso di avvicinamento culturale ed interiore ai valori ignaziani che ha coinvolto, anche, buona parte del nucleo direttivo dell’Associazione; in tale ambito si deve ricordare il suo rilevante – e gravoso – impegno di guida negli Esercizi Spirituali nella vita corrente che ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di parteciparvi. Tale importante percorso ha consentito agli ex alunni impegnati nell’Associazione di migliorare le proprie capacità di “discernimento” e di dare contenuto e concretezza a quella “presenza per servire”, a quell’essere “uomini per gli altri” che costituiscono l’anima, la cultura vitale delle Associazioni ex alunni della Compagnia di Gesù. La spinta verso la interiorità del sentire, la scelta della qualità a scapito della quantità hanno avuto, evidentemente, una diretta refluenza sulle attività della nostra Associazione.
Passiamo così al secondo profilo che caratterizza il fondamentale contributo dato da padre Ardiri sul piano concreto della realizzazione delle iniziative programmate
dall’Associazione.
La gran parte degli eventi che l’Associazione ha organizzato da quando ha beneficiato dell’assistenza del padre Ardiri non si sarebbero realizzati se lui non ci avesse fortemente motivato dicendoci di non scoraggiarci - come spesso è accaduto per il fatto di “essere pochi” (circostanza, questa, che caratterizza molte realtà associative). Costantemente ci ricordava che è più produttivo ed efficace un piccolo gruppo di persone unite ed ispirate da comuni valori che una molteplicità di soggetti privi di una medesima identità. Ciò ci dava forza e ci consentiva di andare avanti nonostante le tante difficoltà.
Così padre Ardiri ha svolto una funzione di moltiplicatore di energie che ha portato l’Associazione a realizzare eventi di grande livello e di notevole impegno organizzativo: tra questi riteniamo opportuno ricordare, a titolo esemplificativo, il
Convegno Nazionale su “Droga e prevenzione: oltre l’emergenza” (1988), che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti italiani in materia di tossicodipendenze ed il XVI Congresso Europeo degli Ex Alunni della Compagnia di Gesù sul tema
“Europa: pluralismo di culture e valori universali. Una sfida per il 1992” (1989), al quale è intervenuto il Padre Generale Peter-Hans Kolvenbach.
Tutto ciò si è potuto realizzare grazie, anche, alla sua totale disponibilità ed apertura, al suo venirci sempre incontro, alla sua sorridente accoglienza, che uniti a quella speciale capacità “di sentire e gustare le cose interiormente” hanno fatto di lui una Guida sempre presente, che ha illuminato e continua ad illuminare il cammino della nostra Associazione.

Angelo Cuva

P.S. Riporto la motivazione del “Premio Gonzaga-Cei 2003” che l’Associazione Ex Alunni “Gonzaga” ha attribuito a p. Ardiri il 1 giugno del 2003:
“Sacerdote della Compagnia di Gesù…eccellente uomo per gli altri, capace di consumarsi per loro fino alla malattia, accettata con serenità e pazienza, educatore perseverante ai Valori Ignaziani testimoniati con uno stile di vita coerente, caratterizzato da relazioni autentiche curate in punta di piedi con rispetto, amore, attenzione verso le persone alle quali ha insegnato a meravigliarsi ogni giorno, dono di Dio, a farsi piccoli come bambini, a essere uomini liberi che comprendono il senso della vita a maggior gloria di Dio e che sorridendo riescono a comunicare la verità”.

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