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Temi: La Spiritualità Ignaziana







venerdì 20 agosto 2010

A Messina - Francesco Prestipino Giarritta - ... abbia pace e ce la dia, perché è un ascoltato intercessore

Ho conosciuto, nella mia vita non più breve, rarissimi esempi di rigore e di rispetto insieme nel comandare e nel redarguire con un elevato senso dell’ordine e una partecipazione del cuore; padre Ardiri faceva trasparire l’unzione del sacerdote
e addomesticava la severità del suo ministero con la cordialità del magistero attento all’età, al carattere, all’insopprimibile odore umano di chi s’illuminava ai suoi occhi e si modificava nell’umore e nello spirito alla sua parola pacata e suadente.
Ci portava alle altezze, lui mingherlino, della sua spirituale paternità.
Non si dimenticavano moniti e misericordia e si aveva sempre l’impressione di essere confessati e assolti, avviati su vie diverse di compunzione e di entusiastici propositi. Veniva dal di dentro, da lui che non si faceva esterno, la spinta d’amore
che si traduceva in progetti di redenzione e di avanzamento.
Il rettore, il ministro con alunni e professori – io ho insegnato alla sua scuola – si consumavano, insomma, in atti d’irripetibile umanità.
Anch’io ho saggiato l’umano di questo sacerdote gesuita anche quando ho avuto, con la mia famiglia, la sollecitata occasione di spartire a mensa lo stesso pane e di bere lo stesso vino. Non era, quando fu la prima di tante volte, ancora minacciato
dal male, che col dolore della sua sofferenza lo ha fatto avvicinare alla pazienza del divino crocifisso. È mancato ai miei inviti e non l’ho trovato spesso nella sua nicchia di patimento: avevo pudore di ostentare il mio passo e la mia voce a chi non dava né l’uno, né l’altra.
Padre Ardiri, il medesimo nella vita attiva e nella sua rinunzia alla dimensione di questo mondo. Ci perdoni e preghi per noi! La sua promessa di pregare per me l’ho avuta la prima volta che l’ho conosciuto e ne volevo immediatamente conservare il privilegio. Ma sono certo che l’abbia rinnovata tutte le volte che ha visto il mio viso e sentito le mie parole.
Abbia pace e ce la dia, perché è un ascoltato intercessore.

Francesco Prestipino Giarritta

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